Oncologia geriatrica
Fino a poco tempo fa, non esisteva alcuna chemioterapia sistemica efficace per il carcinoma differenziato della tiroide ( DTC ) in fase avanzata; Lenvatinib ( Lenvima ), un inibitore della multi-tirosin-chinasico, ha dimostrato di essere efficace nel tumore differenziato della tiroide, ma il trattamento con questo farmaco ha prodotto effetti collaterali tra cui lpertensione, sindrome mano-piede e diarrea.
Ci sono stati pochi studi clinici con focus sulle caratteristiche, sicurezza o precauzioni del trattamento con Lenvatinib nei pazienti anziani.
In uno studio, 18 pazienti con carcinoma differenziato della tiroide sono stati trattati con Lenvatinib nell'ospedale universitario di Kumamoto in Giappone, con 9 pazienti di età inferiore a 75 anni ( gruppo più giovane ) e 9 pazienti nel gruppo più anziano ( 75 anni o età superiore ).
Il valore mediano della pressione sistolica massima era significativamente differente tra i due gruppi ( 158 mmHg nel gruppo più giovane rispetto a 173 mmHg nel gruppo più anziano; P = 0.042 ).
Non sono emerse differenze significative nella pressione mediana diastolica massima ( 94 vs 95 mmHg; P = 1.00 ), nel grado mediano di incremento della pressione sistolica ( 43 vs 55 mmHg; P = 0.199 ) o nei giorni mediani fino alla diagnosi di ipertensione ( 2.11 vs 2.33 giorni; P = 0.436 ).
Inoltre, non sono state riscontrate differenze significative in altre tossicità ( sindrome mano-piede, proteinuria o diarrea ).
In conclusione, Lenvatinib dovrebbe essere introdotto con attenzione nei pazienti anziani con carcinoma differenziato della tiroide, in quanto può manifestarsi ipertensione durante il trattamento.
Tuttavia, non esistono differenze in altre tossicità tra i gruppi più giovani e più anziani; Lenvatinib è ben tollerato nei pazienti di età inferiore a 75 anni, affetti da tumore differenziato della tiroide. ( Xagena2017 )
Suyama K et al, Mol Clin Oncol 2017; 7: 24-26
Xagena_OncoGeriatria_2017