Oncologia geriatrica
ll cardine del trattamento per il cancro del corpo uterino è chirurgico, e l'approccio standard di riferimento è diventata la chirurgia mini-invasiva.
Uno studio ha confrontato le complicanze perioperatorie e demografiche delle pazienti di 80 anni o più sottoposte a isterectomia con robot o mediante laparoscopia per il tumore dell’utero.
Utilizzando il Nationwide Inpatient Sample, sono state identificate in modo retrospettivo tutte le donne di età a partire da 80 anni che hanno avuto isterectomia per il cancro dell’utero con entrambe le modalità.
Sono state identificate 915 donne di età a partire da 80 anni con cancro del corpo uterino che hanno subito chirurgia laparoscopica o robotica.
Le pazienti trattate mediante robot avevano più probabilità di essere obese ( 8.8% vs 3.5% ), ma erano comunque simili in termini di età media, comorbidità, reddito, etnia.
Le pazienti sottoposte a chirurgia robotica hanno avuto meno probabilità di avere ricoveri superiori ai 3 giorni ( 29.0% vs 38.2%; odds ratio aggiustato, aOR=0.66; P minore di 0.01 ) e hanno presentato una incidenza composita più bassa di qualsiasi complicanza ( 24.3% vs 31.6%; aOR=0.7; P minore di 0.05 ).
Se si guarda a chi aveva avuto dissezioni linfonodali, c'è stato un tasso più basso di ileo postoperatorio, e una tendenza verso un minore numero di eventi tromboembolici venosi.
In conclusione, tra le ottantenni e novantenni con tumore del corpo dell'utero, la chirurgia robotica è associata a un ricovero ospedaliero più breve e a un migliore profilo relativo alle complicazioni rispetto alla laparoscopia. ( Xagena2016 )
Zakhari A et al, Int J Gynecol Cancer 2016; 26: 1222-1227
Xagena_OncoGeriatria_2016