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Metastasi cutanee massive da melanoma: efficacia e tollerabilità di Nivolumab, un anticorpo monoclonale anti-PD-1, in un paziente anziano


L'avvento degli inibitori del controllo immunitario anti-PD-1/PD-L1 ha fornito nuove ed efficaci opzioni di trattamento con benefici clinici dimostrati per i pazienti affetti da melanoma metastatico.

Il 30-40% dei pazienti trattati sperimenta una regressione tumorale oggettiva, con una sopravvivenza significativamente prolungata e una migliore qualità di vita.

Medici del Dipartimento di Oncologia dell'Ospedale Maggiore di Novara - Università del Piemonte Orientale, hanno riportato il caso di una donna caucasica di 75 anni colpita da una metastasi cutanea massiva da melanoma BRAF wild type, che ha sperimentato più ricadute dopo l'intervento chirurgico e trattamenti elettrochemioterapici ripetuti.

Una scarsa risposta è stata osservata dopo terapia sistemica con Ipilimumab ( Yervoy ), mentre una significativa riduzione della dimensione della lesione è stata ottenuta durante il trattamento con Nivolumab ( Opdivo ), con una risposta oggettiva completa dopo 6 mesi.

La terapia è stata ben tollerata, senza effetti collaterali legati al sistema immunitario.

Durante il trattamento, i livelli di LDH sono diminuiti fino ai valori standard.

Questa esperienza ha confermato la buona efficacia e la sicurezza di Nivolumab, un anticorpo monoclonale anti-PD-1, per il trattamento delle lesioni cutanee massive, refrattarie o recidivanti, anche nei pazienti anziani. ( Xagena )

Sponghini A et al, Anticancer Drugs 2017; Epub ahead of print

Xagena_OncoGeriatria_2017



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