Oncologia geriatrica
L'incidenza della leucemia mieloide acuta ( AML ) nei pazienti più anziani è in aumento, ma non sono state stabilite lineeguida pratiche per il bilanciamento della qualità di vita, del tempo fuori dall'ospedale e della sopravvivenza globale ( OS ).
È stata condotta un'analisi retrospettiva confrontando il tempo fuori dall'ospedale, la sopravvivenza globale e le cure di fine vita nei pazienti con leucemia mieloide acuta di età maggiore o uguale a 60 anni trattati con chemioterapia intensiva ( IC ), agenti ipometilanti ( HMA ) e miglior terapia di supporto ( BSC ) in un ospedale terziario.
Dei 201 pazienti diagnosticati tra il 2005 e il 2015, il 54% ha ricevuto chemioterapia intensiva mentre il 14% e il 32% sono stati trattati rispettivamente con agenti ipometilanti e miglior terapia di supporto.
La sopravvivenza mediana globale è risultata significativamente maggiore nei pazienti trattati con chemioterapia intensiva e agenti ipometilanti rispetto a miglior terapia di supporto ( 11.5 vs 16.2 vs 1.3 mesi; P minore di 0.0001 ).
Il numero mediano di ricoveri ospedalieri per l'intera coorte è stato di 3 e i pazienti hanno trascorso meno del 50% della loro vita dopo la diagnosi in ambito ospedaliero.
Rispetto alla migliore terapia di supporto, la terapia con chemioterapia intensiva ( hazard ratio, HR=0.27, P minore di 0.0001 ) e agenti ipometilanti ( HR=0.16, P minore di 0.0001 ) è stata associata alla minore probabilità di trascorrere almeno il 25% del tempo di sopravvivenza in ospedale.
Sebbene il 66% dei pazienti sia stato indirizzato alle cure palliative, l'intervallo tra l’avvio delle cure e il decesso è stato di 24 giorni e il 46% dei pazienti è deceduto in ospedale.
I pazienti più anziani con leucemia mieloide acuta, indipendentemente dal trattamento, richiedono risorse sanitarie intensive, hanno maggiori probabilità di morire in ospedale e meno probabilità di utilizzare i servizi di hospice.
I pazienti con leucemia mieloide acuta più anziani trattati con terapia modificante la malattia sopravvivono più a lungo rispetto a quelli che ricevono la migliore terapia di supporto e trascorrono oltre il 50% del tempo di sopravvivenza fuori dall'ospedale. ( Xagena )
Sharplin K et al, J Geriatric Oncol 2021; 12: 243-249
Xagena_OncoGeriatria_2021